28 luglio 2016 INTO THE WOODS - METTI UNA SERA AL CINEMA - CGS DON BOSCO APS VERBANIA

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28 luglio 2016 INTO THE WOODS

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28 luglio 2016 Ciak si Canta CINEMA SOTTO LE STELLE - INTO THE WOODS
INTO THE WOODS

INTO THE WOODS

Eludendo il vizio diffuso di psicanalizzare le fiabe, Into the Woods mantiene le intenzioni di Lapine e Sondheim e confronta i personaggi delle fiabe col principio di realtà      
                 
        
                
Un film di Rob Marshall.   Con Meryl Streep, Emily Blunt, James Corden, Anna Kendrick, Chris Pine. Johnny Depp, Christine Baranski, Tammy Blanchard, Also David Garrison, Donna Murphy, Tracey Ullman, Daniel Huttlestone, Billy Magnussen, MacKenzie Mauzy, Lilla Crawford, Lucy Punch, Richard Glover, Frances de la Tour, Simon Russell Beale, Joanna Riding, Annette Crosbie  Fantastico,Ratings: Kids+13,durata 125 min.  - USA   2014.  - Walt Disney



                  
Marzia Gandolfi                                                                                                          
In un regno lontano e ai margini di un bosco c'è un  piccolo villaggio, dove tutti desiderano qualcosa che cambi la loro vita  per sempre: Cenerentola sogna il ballo a corte, Jack una mucca che dia  latte, Baker e consorte un bambino da allevare. Rassegnati a giorni  sempre uguali, sarà la magia a esaudirli. Incarnata negli stracci di una  vecchia strega astiosa, che ha perso da troppo tempo la bellezza dello  spirito e del sembiante, la magia interviene a muovere e a cambiare i  destini ordinari dei desideranti. Per ottenere quello che ha perduto la  strega ha bisogno di una scarpetta d'oro, un capello color del grano, un  mantello rosso e una mucca bianca. In cambio di un figlio i Baker, che  scoprono la 'sterilità' opera di un sortilegio della strega, si mettono a  caccia dei preziosi oggetti e infilano la strada del bosco, dove  incroceranno le storie di Cenerentola in fuga dal principe, di  Raperonzolo che vorrebbe fuggire col suo principe, di Cappuccetto Rosso  ingollato dal lupo e di Jack arrampicato su un enorme pianta di fagioli.
  "I sogni son desideri di felicità" certo ma qualche volta bisogna stare  attenti a quello che si desidera e a quanto lo si desidera. Parola di  James Lapine e Stephen Sondheim che nel 1987 scrivono e mettono in note  "Into the Woods", un musical che combina quattro favole celebri  (Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Raperonzolo, Jack e la pianta di  fagioli) con i capricci di una strega senza bellezza e le speranze di  una coppia di fornai senza figli. L'appuntamento è per tutti nel bosco,  dove da sempre si svolgono le favole e si addentrano i loro personaggi,  imbattendosi in inganni o sorprese. Luogo dominato da forze  irrazionali, il bosco del titolo è lo spazio sacro del viaggio  iniziatico, la scenografia della traversata, il passaggio da uno stato  di incoscienza a uno di maggiore consapevolezza. E all'ombra dei suoi  alberi e lungo sentieri poco tracciati, Rob Marshall incontra i  protagonisti con l'incerto, con quello che hanno tanto desiderato o  creduto di desiderare. Perché Into the Woods è un'allegoria  della vita, delle sue attese, quelle deluse e quelle compiute, delle sue  nobiltà, dei suoi cinismi, dei sacrifici o delle meschinità impersonate  a turno da principi, principesse, fornai, paesane, sguattere e  contadini. Tutti si perdono, poi si ritrovano e di nuovo si fuggono,  desiderando fuori misura e inseguendo ossessivi il proprio piccolo  tesoro. Le conseguenze non tarderanno a 'piombare' letteralmente dal  cielo, precipitando regno, regnanti e sudditi nell'oscurità.
Da questo preciso momento il film di Marshall, che non riesce a  equilibrare le due anime che lo compongono, diventa oggetto altro e  inquieto. Se la prima parte, convenzionale e cinguettante, svolge alla  lettera le fiabe popolari di Perrault e dei Grimm, la seconda spezza gli  amori felici (e contenti), abbandona i figli, rivolta le figlie,  improvvisa le famiglie. Dentro al bosco, abbattuto da una gigantessa in  cerca di vendetta, la partitura complessa di Sondheim conserva tutta la  sua audacia virando il décor incantato della foresta in incubo e  rivelando la coppia fedifraga Emily Blunt e Chris Pine ("Any Moment").  Fornaia e principe producono l'incantesimo e infrangono la morale (della  favola) con uno, due e tre baci che precipitano Mrs. Baker in un dirupo  e condannano Mr. charmant all'inappagamento a cavallo.
 Eludendo il vizio diffuso di psicanalizzare le fiabe, Into the Woods  mantiene le intenzioni di Lapine e Sondheim, che lo avevano concepito  come un racconto iniziatico, che confronta i personaggi delle fiabe col  principio di realtà, la favola che ci raccontiamo col mondo reale.  Malgrado la Disney e la sua vocazione a edulcorare, il musical di  Marshall è esplicito e sincero 'coi bambini'. Bisogna fare attenzione a  quello che si dice, canta "Children Will Listen", perché i bambini lo  ascolteranno e lo ricorderanno quando saranno da soli nel bosco tra  lupi, uomini e giganti.
 Giunti alla fine del sentiero rimane da dire che non è necessario amare Broadway per apprezzare Into the Woods,  è sufficiente non mettere limiti alla fantasia, sconfiggere il lupo  monotono di Johnny Depp, amare il principe e il principio azzurro di  Chris Pine, avere l'appetito famelico di Cappuccetto Rosso e l'istinto  alla fuga di Cenerentola, desiderare troppo come le sorellastre ed  essere eternamente insoddisfatti come streghe e matrigne. In breve  essere umani, troppo umani. Soli comunque non saremo mai, lo dice anche  la canzone ("No One Is Alone"), indicando(ci) la via per uscire dalla  selva oscura che ci ha smarriti.

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