24 gennaio 2017 LO STATO CONTRO FRITZ BAUER - METTI UNA SERA AL CINEMA - CGS DON BOSCO APS VERBANIA

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24 gennaio 2017 LO STATO CONTRO FRITZ BAUER

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LO STATO CONTRO FRITZ BAUER

LO STATO CONTRO FRITZ BAUER


Lo Stato contro Fritz Bauer                          
Un film di Lars Kraume.   Con Burghart Klaußner, Ronald Zehrfeld, Sebastian Blomberg, Jörg Schüttauf, Lilith Stangenberg.Laura Tonke, Götz Schubert, Cornelia Gröschel, Dani Levy, Michael Schenk, Stefan Gebelhoff, Robert Atzorn, Matthias Weidenhöfer, Nikolai Will  Titolo originale Der Staat Gegen Fritz Bauer.Drammatico,  Ratings: Kids+13,     durata 105 min.  - Germania   2015.  - Cinema

La  pervicace ostinazione di un uomo che non persegue la vendetta ma che  non può e non vuole arrendersi dinanzi ai cosiddetti 'principi  superiori'    

Giancarlo Zappoli   
Germania 1957. Il procuratore generale Fritz Bauer  scopre che Adolf Eichmann, un ex tenente colonnello delle SS che si è  reso responsabile della deportazione di massa degli ebrei, si nasconde a  Buenos Aires. Bauer, ebreo, sin dal suo ritorno dall'esilio in  Danimarca sta cercando di portare in tribunale gli autori dei crimini di  guerra perpetrati durante il Terzo Reich. Un'impresa che si sta  rivelando impossibile di fronte a uno Stato che è fermamente determinato  a censurare il suo terribile passato. Diffidando del sistema  giudiziario tedesco, Bauer contatta il Mossad, il servizio segreto  israeliano, commettendo così il reato di alto tradimento.
 Non fatevi ingannare dal luogo di nascita di Lars Kraume (Chieti). Il  regista è cresciuto a Francoforte sul Meno e appartiene a quella  generazione di quarantenni tedeschi che non intende mettere in archivio  il passato per quanto ciò possa risultare scomodo. Perché in questa  occasione non siamo posti di fronte tanto all'efferatezza dello  sterminio quanto piuttosto al desiderio di dimenticare il più in fretta  possibile quanto accaduto. A dodici anni dalla fine del conflitto la  Germania sta risorgendo anche sul piano economico e volgere lo sguardo  all'indietro non è gradito alle autorità che sono disposte anche a far  sì che uno dei più gelidi organizzatori dell'Olocausto resti in libertà.  
 Chi ha visto The Eichmann Show,  che ricostruisce le fasi delle riprese del primo processo a un  criminale nazista visto in tutto il mondo, sa quanto il tenente  colonnello delle SS non abbia mai mostrato il benché minimo cedimento  emotivo. Bauer invece vuole che si ceda alla ragion di Stato e decide di  correre più di un rischio. Anche perché è un omosessuale dichiarato e  sa bene che questo (in quegli anni) peserà sulla bilancia dei giudizi e  degli insulti che gli giungeranno da parte di chi è interessato a far sì  che la sua inchiesta si areni.  
 Burghart Klaussner presta a Bauer non solo un'aderenza fisica quasi  gemellare ma soprattutto la pervicace ostinazione di un uomo che non  persegue la vendetta ma che non può e non vuole arrendersi dinanzi a  'principi superiori' che di superiore non hanno nulla. Giungendo fino  all'estremo per cui, chiedendo aiuto ai servizi segreti israeliani per  la cattura (il processo si tenne a Gerusalemme) incorre così nel reato  di alto tradimento entrando nel campo dell'assurdo giuridico: chi fa  catturare un criminale che aveva lucidamente programmato i viaggi della  morte verso i campi è considerato un 'traditore' perché, dinanzi alla  renitenza delle proprie autorità si è rivolto a quelle di un altro  Paese.                  

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